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Siamo 28 ragazzi della stessa classe che si improvvisano giornalisti del web

sabato 22 novembre 2014

Senza eserciti niente guerra, senza frontiere nessun clandestino

      
Si sa!
Porta Palazzo è il più grande mercato a cielo aperto dell'intera Europa.
   Un luogo che può e deve essere considerato il fulcro di una società multietnica, ove ci s’imbatte in un crogiolo di etnie e popoli da fare invidia in ogni angolo del globo terrestre: si compra da un indiano, si vende ad un cinese, si impresta ad un marocchino, si regala ad un peruviano, si mangia da un tunisino e ci si riposa da un italiano.
   E' un luogo in cui lo scambio culturale non si ottiene passando “ore” chini sui libri ma si percepisce mediante i 5 sensi: lo si annusa, si gusta, si sente, si vede e si tocca.
   Dietro porta palazzo, ormai da anni è organizzata un'”estate ragazzi” all'interno dell'oratorio di S. Gioacchino, dove i figli degli abitanti della zona hanno la possibilità di trovare persone disposte a spendere il proprio tempo nel regalare loro dei divertimenti, delle compagnie, dei passatempi e degli aiuti per i compiti scolastici. E i bambini, mettendo a frutto la loro tipica ingenuità infantile e giocando con altri ragazzi di etnie diverse, acquisiscono, sin dalla tenera età, una mentalità cosmopolita.

   E' un centro ove le barriere createsi con le diversità del credo e del colore della pelle vengono abbattute dalle risate, dal divertimento e dall'amore, da una battuta del vicino o semplicemente da “una partitella” a calcio.
    In ogni angolo di questo luogo si respira la felicità come fosse aria vitale. Rispetto alle altre “estate ragazzi”, la formazione e l'organizzazione delle varie attività e dei vari animatori sono semplici, basilari ma arricchiti dal desiderio di prestare volontariato e dalla voglia di impiegare il proprio tempo nella costruzione di un futuro policromatico.
    E' sicuramente un'esperienza da consigliare a tutti quei ragazzi in cerca di avventure e di una maturazione più mentale che fisica. Servono a poco le varie specializzazioni o diplomi giacché per affrontare situazioni del genere servono tanto coraggio, forza d'animo, voglia di cambiare il triste “presente – futuro” che si vede dipinto sul volto di ormai tantissimi bambini, ragazzi, adolescenti e giovani.


Il titolo che accompagna il Post riprende una scritta impressa tra le mura di questo mercato.


Dawit Borio

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