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domenica 7 dicembre 2014

La droga legale di Caparezza

Caparezza in concerto a Pisa in piazza dei Cavalieri, durante il tour
"Credits: Anisia Gallo"
“L'immaginazione è la nostra droga legale, certo che ci salverà tutti”. Questo il parere di Michele Salvemini, in arte Caparezza, che si racconta così all'indomani della premiazione del suo singolo “Non me lo posso permettere” come Miglior videoclip musicale dell'anno al Medimex di Bari. Ma per l'artista pugliese i premi non si esauriscono qui: il Museica Tour, vince lo scorso marzo il premio “Miglior live d'autore del 2014” nella ventottesima edizione di “Fatti di musica” e il prossimo 6 dicembre gli sarà consegna la Targa Tenco per il miglior Album all'Ariston di Sanremo. Un percorso costellato di riconoscimenti per il giovane artista grazie al suo Sesto album, dedicato alla musica quanto all'arte da qui MuSeica.
"Il Capa-ismo è una non corrente, è un mio modo personale di interpretare tutto"
“Un album che più che ascoltato va visitato” dice lui stesso, e la verità è poco lontana dato che nel Van Gogh facendo notare quanto la frenetica ipocrisia moderna risulti ben più patologica della pazzia del pittore?
suo album ogni brano è ispirato ad un'opera pittorica ed ogni opera pittorica è nel suo album premiata. Caparezza tenta di regalare all'arte una visibilità che va perdendo e lo fa con uno stile tutto suo. Perché non difendere la genialità di
L'artista Caparezza e una fan "Credits: Anisia Gallo"
Caparezza sceglie di rischiare, sperando che il disco venga apprezzato proprio per la sua complessità e accompagnando ogni tappa del suo Tour nazionale con un concerto dove musica, recitazione, cabaret, ballo e cinema si fondono in un tutt'uno che perfora i timpani e scortica le mani a furia di applausi. Un conto alla rovescia che scandisce i secondi fino alla "apertura delle porte" di un fittizio Museo sancisce l'inizio di un vero e proprio spettacolo, dominato da sculture del viso dell'artista alte due metri e da cervelli giganti lanciati sul pubblico astante. Perché? Per simboleggiare la fuga di cervelli dal nostro paese, ovvio.
"Museica è un album d'amore, d'amore per l'arte, per l'immaginazione, per i dischi, per la scrittura"
E fra salti e saltelli e piroette, la scaletta prosegue con un ritmo incalzante, alternando successi 'storici' quali “La fine di Gaia” e “Vieni a ballare in Puglia” a più della metà delle Opere -così si possono definire- del nuovo album. E in più di due ore di concerto Michele Salvemini sembra non prendere mai fiato fra una strofa e l'altra, fra una battuta pungente e una critica dura, fra un successo e un capolavoro.
Quindi l'unica speranza è che continui ad assumere questa 'droga' così da non dover rinunciare alla sua Genialità.



Caparezza presenta e racconta il suo ultimo album "Museica" alla web tv italiana "Telvisionet" 
alla fondazione Matalon di Milano 

Anisia Gallo

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