Chi Siamo

Siamo 28 ragazzi della stessa classe che si improvvisano giornalisti del web

lunedì 8 dicembre 2014

"Il Popolo dei Delusi": il partito più forte?

Il 23 novembre scorso si sono tenute in Emilia Romagna e in Calabria le Elezioni Regionali.
In entrambi i casi si è verificato un altissimo astensionismo che ha ovviamente suscitato sconcerto e polemiche.
 Secondo i dati raccolti da Repubblica, in Calabria ha votato il 43% degli aventi diritto al voto ovvero il 15% in meno rispetto alle precedenti elezioni. Ma il dato più inatteso è stato registrato in Emilia Romagna, da sempre roccaforte dell'elettorato di sinistra e particolarmente presente al voto. Infatti incredibilmente è andato a votare meno del 38% degli Emiliani, contro il 68% delle precedenti elezioni e il 70% di quelle europee. Come dire che ha votato circa la metà degli elettori delle precedenti consultazioni elettorali e circa un Emiliano su 3.
 Il Presidente del Consiglio Renzi non sembra preoccuparsene molto, ha infatti affermato "Il fatto che alle regionali non ci sia stata una grande affluenza è un elemento che deve preoccupare o far riflettere ma è secondario".  Ma diversamente sembrano pensarla altri esponenti politici, dello stesso orientamento politico.
Civati attribuisce l'astensionismo ad un evidente malessere all'interno della sinistra:                                



Nello stesso senso è l'opinione dell'ex Presidente del Consiglio Prodi che nel segnalare come un'affluenza al voto inferiore al 50% rappresenti un problema per la democrazia, riconosce anch'egli il segnale del malessere di un elettorato solitamente fedele e partecipe quale quello emiliano.


Ma quali le ragioni di questa defezione? Innegabilmente in Emilia Romagna ha pesato l'eco dell'inchiesta sui "rimborsi facili" ai consiglieri regionali, nè può escludersi una sorta di disaffezione dei Bersaniani che hanno visto sopraffatto il loro leader dal rampante Renzi. Ma ancor di più l'astensionismo sembra dare voce ad una diffusa delusione del popolo di sinistra che mal digerisce il nuovo leader che spesso usa modi e toni troppo simili a quelli berlusconiani. Meno ancora sembra piacere la nuova politica del PD in materia di lavoro che è lontana anni luce dalle battaglie classiche della sinistra per i diritti dei lavoratori e si allinea all'ottica dell'imprenditore, che infatti non a caso esprimono il loro apprezzamento per Renzi. Anche la scelta di costruire il governo con un patto di "non belligeranza" con Forza Italia ha certamente allontanato  numerosi elettori fedelissimi della Sinistra da questo PD che più non li rappresenta.


Ma attenzione, questi elettori delusi non sono facilmente saltati sul carro di altri partiti, nè sono astensionisti per ignoranza: si è trattata di una scelta precisa di che non trova più una casella per la sua fede oltre che un chiaro messaggio per Renzi.
Il Presidente del Consiglio è avvisato: in Emilia la Sinistra c'è ancora ma è fuori dal suo PD.

Andrea Volpato


0 commenti:

Posta un commento