Arriva a Torino a Palazzo Chiablese, dal 3 Ottobre al 15 Febbraio, "Avanguardia russa. da Malevic a Rodcenko. Capolavori delle collezione Costakis", prima mostra di avanguardia russa giunta in Italia.
George Costakis, che all'epoca era l'autista dell'ambasciata Greca, ebbe il lungimirante merito di raccogliere e ricercare i massimi capolavori di quei primi sperimentatori e preservarli dalla follia nazista che avrebbe certamente messo sopra di loro il bollino infamante della censura, finanche della distruzione. Costakis ha conservato più di trecento opere che spaziano dal quadro al documento e lo ha fatto con l'umiltà che si confà ad un contemporaneo di quelle creazioni. La bellezza della mostra è unica perchè ci parla con due cuori all'unisono, quello degli artisti coinvolti e quello di Costakis stesso, che fa rivivere l'arte perduta tramite il ricordo di chi ha partecipato allo sconquasso di quegli anni frenetici e ricchi di sfaccettature. Oltretutto l'esposizione ci comunica un senso che è da ricercare aldilà della bellezza formale di Malevic o Rozanova, e che si concretizza nelle circostanze che hanno portato alla creazione di queste opere. Il vagito futurista italiano che sguazzava nella guerra e nell'azione bellicosa, cogli sperimentatori russi non ha di che spartire concettualmente; siamo dinnanzi a personaggi che hanno creato capolavori con una spinta risolutiva ottimistica e centrata all'utopica armonia delle pace, che secondo loro avrebbe trovato terreno fertile nel bolscevismo,e sebbene il tutto possa risultare nostalgico ed ingenuo, e infatti lo è, l'urgenza espressiva che anima le opere rimane devastante e senza compromessi. |
| malevic - ragazze nei campi |
Lorenzo Busacca
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